La responsabilità ambientale

Prysmian si impegna attivamente nella tutela e nella difesa dell’ambiente e nella conservazione delle risorse naturali, al fine di creare valore sostenibile a vantaggio sia dell’organizzazione, sia dei suoi Stakeholder.

Il Gruppo crede fortemente nello strumento della misurazione e dei propri impatti ambientali quale fattore di competitività e trasparenza, e non di mera compliance.

Gli aspetti considerati, in virtù della significatività degli impatti ai quali Prysmian è collegata, sono: il consumo energetico; il consumo idrico; la generazione di rifiuti; il consumo di materie prime; le emissioni di gas a effetto serra (GHG).

Consumi energetici

Nel 2023, gli investimenti a livello di Gruppo, destinati a progetti e iniziative di “Riduzione delle emissioni di GHG e Efficienza Energetica”sono stati pari a 7 milioni di euro.

Il consumo energetico totale per il 2023 si attesta a 9,6 milioni di gigajoule (GJ), dei quali 6,14 milioni di GJ relativi all’elettricità e quasi 2 milioni di questi generati da fonti sostenibili.

Energia consumata* (GJ) 2023 2022
Energia elettrica da fonti rinnovabili 1.948.875 1.921.399
Energia elettrica da fonti non rinnovabili 4.193.696 4.112.089
Gas Naturale 2.277.375 2.747.360
GPL 127.805 135.365
Benzina 7.561 7.424
Gasolio 908.062 896.985
Olio combustibile 17.380 5.571
Vapore (acquistato, non prodotto internamente) 5.616 9.791
Calore da teleriscaldamento prodotto da fonti rinnovabili 20.318 -
Vapore (acquistato da reti di distribuzione) 123.539 135.931
Acqua refrigerata - -
Biogas/biocarburante/biomassa acquistata 877 -
TOTALE 9.631.104 9.971.915
(*) Per Energia Consumata si intende il valore espresso in GigaJoule (GJ) dell’energia consumata all’interno dell’organizzazione. Questa comprende energia acquistata da fonti esterne all’organizzazione (es. elettricità, riscaldamento, raffreddamento e vapore acquistati per il consumo) o prodotta da questa (es. combustibili consumati per l’autoproduzione). I dati 2022 e 2023 comprendono la stima del solo sito di Chiplun, mentre Sohar ha rendicontato a sistema. Vengono inoltre ricompresi i dati di consumo della flotta, i quali precedentemente venivano riportati separatamente.

I progetti di efficientamento

I progetti di efficienza energetica lanciati o proseguiti nel 2023 hanno riguardato diverse aree di interesse:

  1. l’implementazione di lampade a LED negli ultimi stabilimenti ancora non equipaggiati
  2. la sostituzione di motori (da DC ad AC) e di boiler o compressori con macchinari a maggior efficienza energetica
  3. il monitoraggio dello stato delle apparecchiature di fornitura/distribuzione dell’aria compressa, individuazione di perdite e successiva manutenzione
  4. l'implementazione di impianti fotovoltaici per una produzione totale annuao complessivoa di 8,7GWh.

Infine, Prysmian sta lanciando specifici stream di lavoro volti all’ottimizzazione dell’utilizzo dell’energia elettrica: uno di essi è l’installazione del Pry-Cam, uno strumento di monitoraggio energetico, prodotto e commercializzato da Prysmian, in grado di rilevare l’energia consumata in tempo reale ed inviare dati (ed allarmi) ad una piattaforma di visualizzazione.

Le emissioni di gas a effetto serra

Prysmian pubblica un “GHG Statement” con l'obiettivo di monitorare i propri progressi rispetto agli obiettivi stabiliti e fornire una divulgazione trasparente dell'impronta di carbonio dell'intera catena di valore.

Altre emissioni in atmosfera

Prysmian monitora a livello di Gruppo le emissioni di Composti Organici Volatili (COV) derivanti da alcuni processi produttivi e dalle operazioni di manutenzione.

Riduzioni significative di tali emissioni sono già state ottenute in passato, grazie alla progressiva introduzione di nuovi metodi e/o prodotti, in particolare per le operazioni di sgrassaggio, pulizia e stampigliatura dei cavi. In ogni caso, Prysmian continua a monitorare tale indicatore, stimando, a titolo cautelativo, che il quantitativo totale di COV emessi in atmosfera, sia pari al consumo totale di sostanze che contengono solventi organici.

Nel 2023, la quantità totale di Composti Organici Volatili (COV) emessa in atmosfera è risultata pari a circa 500 ton.

I rifiuti pericolosi e non pericolosi

Complessivamente Prysmian ha generato 235.163.841 kg di rifiuti nel 2023. I rifiuti pericolosi hanno rappresentato il 5,2% del totale (contro il 6% del 2022) mentre la restante parte è rappresentata da quelli non pericolosi.

In conformità con i requisiti stabiliti dalla normativa europea, i principali rifiuti derivanti dalle attività produttive sono stati suddivisi in categorie specifiche, assegnando a ciascuna di esse uno status di pericolosità/non pericolosità. Per ogni tipo di rifiuto sono state definite diverse categorie di uso/destinazione:

• riciclo, per il quale Prysmian ha fissato i propri obiettivi di gruppo (per aumentare la percentuale di riciclo);

• inceneritore;

• discarica;

• altri usi/destinazioni (categoria residuale).

Rifiuti per destinazione (kg) 2023 2023% 2022 2022%
RIFIUTI PERICOLOSI 12,381,045 14,050,194
Discarica 1,740,750 14% 2,166,186 15%
Inceneritore 2,852,812 23% 2,815,748 20%
Riciclato 6,027,126 49% 6,620,003 47%
Altro 1,760,357 14% 2,448,257 17%
Rifiuti per destinazione (kg) 2023 2023% 2022 2022%
RIFIUTI NON-PERICOLOSI 222,782,796 220,355,520
Discarica 41,793,434 19% 42,373,457 19%
Inceneritore 13,030,721 6% 13,104,990 6%
Riciclato 162,821,860 73% 159,240,565 72%
Altro 5,136,781 2% 5,636,508 3%
Rifiuti per destinazione (kg) 2023 2023% 2022 2022%
TOTALE 235,163,841 234,405,714
Discarica 43,534,184 19% 44,539,642 19%
Inceneritore 15,883,533 7% 15,920,738 7%
Riciclato 168,848,986 72% 165,860,569 71%
Altro 6,897,138 3% 8,084,765 3%

Economia Circolare

L’approccio del Gruppo alla circolarità si divide in tre aspetti principali:

  1. L’approvvigionamento di materiali riciclati: Prysmian si è impegnata negli ultimi anni nella ricerca e nello sviluppo di una filiera capace di offrire materiali riciclati, sia dal punto di vista dei metalli, sia da quello delle plastiche per l’isolamento e la protezione dei cavi
  2. La minimizzazione dei materiali di scarto: Prysmian si impegna da tempo ad un uso accorto e consapevole delle proprie risorse, al fine di ridurre gli scarti di ogni processo produttivo.
  3. Il riciclo dei rifiuti a valle delle fabbriche: Prysmian, già da qualche anno, ha stabilito obiettivi al fine di aumentare la percentuale di rifiuti riciclati, riducendo così anche la quantità di rifiuti inviati a discarica e/o incenerimento. Oltre a comunicare i propri target, la Società coinvolge diversi Stakeholder nella condivisione di prospettive, di idee e risultati in modo da facilitare la collaborazione e creare relazioni di valore.

Nel 2023, la percentuale di rifiuti (pericolosi e non pericolosi) inviati a riciclo ha raggiunto il 72% e la quota-parte di rifiuti inviati a discarica costituisce, mediamente, il 19% circa della quantità totale di rifiuti generati.

Il consumo idrico

Nei siti produttivi di Prysmian, l’acqua viene utilizzata principalmente per il raffreddamento. Le principali fonti di prelievo dell’acqua sono i pozzi in loco, che forniscono più della metà del volume totale del fabbisogno idrico, la rete pubblica e altre fonti di acqua superficiale. Al fine di ottimizzare il consumo di acqua ed energia, in molti dei siti Prysmian, l’acqua di processo utilizzata per il raffreddamento viene ricircolata, totalmente o in parte, a seconda delle situazioni, implicando in molti casi prelievi d’acqua molto ridotti.

Dall’analisi svolta sul 93% delle unità operative, i risultati mostrano che la maggior parte degli stabilimenti possiedono sistemi di ricircolo, con percentuali comprese tra il 99% e il 100% nel 45% dei casi, tra il 95% e il 99% nel 27% dei casi. Percentuali di ricircolo inferiori al 95% sono state riscontrate in circa il 10% degli impianti. Questa situazione non si applica al restante 11% degli impianti.

L’impatto più significativo legato all’acqua è principalmente associato alla catena di fornitura, in particolare al ciclo produttivo dei fornitori di metalli. Per questo motivo, oltre a proseguire l’attività di tracciamento e audit dei propri fornitori “critici”, Prysmian, a partire dal 2021, ha esteso a tutta la supply chain, la valutazione dei rischi connessi alla disponibilità di acqua.

Inoltre, il Gruppo ha introdotto sistemi di rating specifici, fra cui la certificazione ISO14001, e la partecipazione al CDP Water Security Questionnaire quali indicatori della corretta gestione di tutti gli aspetti/impatti ambientali da parte dei suoi fornitori.

Acqua prelevata per fonte - 2023 Aree stress idrico Altre aree TotalE
Acqua da pozzi 1,497,471 2,430,695 3,928,166
Acqua da acquedotto pubblico 457,524 2,134,877 2,592,401
Acqua da altre fonti - Acqua dolce - 519,512 519,512
TOTALE 1,954,995 5,085,084 7,040,079

Per le ragioni sopra descritte, si presume che i consumi idrici siano ben approssimati dai prelievi.

Per sottolineare la rilevanza del tema dell’“acqua”, nel 2023 Prysmian ha sottoscritto la WASH PLEDGE, che costituisce la prima iniziativa promossa dalle imprese sull’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene sul luogo di lavoro, lanciata nel 2013 e ri-proposta nel 2021 dal World Business Council for Sustainable Development (WBCSD). Con tale impegno, Prysmian intende garantire l’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene sul luogo di lavoro a tutti i lavoratori delle unità produttive del Gruppo, supportando i partners lungo la catena di fornitura e le comunità in cui le nostre unità sono ubicate.

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La protezione della biodiversità

In linea con la propria Politica HSEE, aggiornata nel 2023, Prysmian si impegna a identificare e valutare qualsiasi rischio legato alla biodiversità, applicando un approccio gerarchico di mitigazione (evitare, minimizzare, ripristinare e compensare) a tutte le operazioni. Prysmian ha istituito un inventario delle aree protette, redatto direttamente da ogni stabilimento, che viene aggiornato annualmente. Le analisi effettuate e gli inventari mostrano che ad oggi la maggior parte degli stabilimenti di Prysmian non si trova all'interno o in prossimità di aree protette o in cui potenzialmente sono presenti specie a rischio di estinzione.

Nel 2023, il Gruppo ha effettuato uno screening con lo strumento “Biodiversity Risk Filter” fornito dal WWF, prendendo in considerazione l’ubicazione dei siti Prysmian e applicando diverse categorie e indicatori di rischio. Circa il 13% dei siti Prysmian è potenzialmente interessato da rischi legati alla biodiversità, ma, un’analisi a livello di ciascun impianto ha confermato l’assenza di potenziali dipendenze o impatti significativi sulla biodiversità per tutti i siti produttivi del Gruppo.

Certificazioni 2023

L’ obiettivo di Prysmian è quello di superare le aspettative dei clienti e rispettare gli impegni con i propri stakeholders, quali persone, partner e fornitori e azionisti, rafforzando nel contempo la posizione di solido leader di mercato.

I sistemi di gestione presenti in tutti i siti produttivi di Prysmian sono certificati ISO 9001, a dimostrazione dell’impegno del Gruppo riguardo alle prestazioni del sistema di gestione per la Qualità ed al miglioramento continuo dei propri processi. Su base annuale vengono condotti audit di verifica della certificazione da un ente esterno che comprendono i principali processi dell'azienda tra cui: analisi delle prestazioni, gestione dei rischi (risks management), acquisti, progettazione, design, sales.

Alla fine del 2023, la percentuale di impianti certificati ISO 14001, relativa ai Sistemi di Gestione Ambientale, è pari al 98%, mentre quella relativa alla ISO 45001, riguardante i Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza, è pari al 75%. Inoltre, nell’ambito del Gruppo hanno ottenuto la certificazione anche varie tipologie di Organizzazioni, quali R&D, attività di installazione e centri di assemblaggio e distribuzione, per un totale di 6 certificati ISO 14001 e 6 certificati ISO 45001.

Entro la fine del 2024, sarà adottato da tutte le unità operative del Gruppo un sistema di gestione centralizzato HSEE, che integra l’energia in accordo ai requisit dello Standard ISO 50001.

Le regole e le metodologie del Gruppo in materia di Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente mirano a garantire che tutte le attività siano conformi ai requisiti dei clienti, alle norme tecniche, alle leggi e ai regolamenti applicabili, nonché agli standard aziendali interni. Prysmian si impegna, infatti, a promuovere un modello di business che integri la responsabilità economica, sociale e ambientale in tutti i suoi aspetti e attività.